Il Museo del Territorio di Castiadas
l'antica colonia penale agricola del sarrabus ospita un sito museale che custodisce la storia e le tradizioni dei detenuti che l'hanno popolata per oltre un secolo. Inoltre si possono visitare collezioni d'arte con sculture e dipinti
Immersa nel cuore del Sarrabus tra mare e spiagge tropicali, Castiadas è una cittadina diventata comune autonomo solo nel 1986 ma dalla storia lunghissima. Abitata fin dal periodo prenuragico e fiorente in epoca romana, rimase spopolato e alla fine dell’Ottocento vi fu realizzata una colonia agricola penale dove i detenuti scontavano la pena coltivando la terra e imparando mestieri. I primi trenta detenuti provenienti dalla Casa Penale di San Bartolomeo sbarcarono nella spiaggia di Cala Sinzias l’11 agosto 1875 alla guida del Cavalier Eugenio Cicognani. Chiusa a metà del XX secolo, oggi l’ala della direzione ospita il Museo del territorio di Castiadas.
In esso è documenta la storia del carcere e delle persone che l’hanno popolato: uno spaccato delle tradizioni locali e di vita quotidiana dei carcerati. Il sito si articola su due piani dove sono esposti arredamenti dell’epoca, abiti, uniformi delle guardie, sculture e quadri. Si possono visitare anche le celle di massima punizione e la villa del direttore, rimaste come allora. Insomma, si tratta di un luogo che ha mantenuto intatto tutto il fascino che lo caratterizzava. Il museo è stato aperto per varie edizioni di Monumenti Aperti e vanta un notevole flusso di turisti. Il biglietto d’ingresso è di 3 Euro intero, 5 se si aggiunge la sezione dipinti e sculture, mentre per bambini sotto i 12 anni è gratis.