Il Territorio

Colonia Penale di Castiadas: La storia della città nel museo del territorio

La storia della colonia

Correva l'11 agosto del 1875 quando sulla spiaggia di Cala Sinzias, a pochi chilometri da Castiadas, misero piede trenta detenuti e sette agenti di custodia della casa penale di San Bartolomeo di Cagliari, guidati dall'ispettore delle carceri Eugenio Cicognani. Con il compito di bonificare la campagna della zona, disabitata da quasi 400 anni per colpa del ripetersi di epidemie di peste e in quanto infestata dalle zanzare, e quindi dalla malaria. Un lavoro immane, che costò la vita a tantissimi detenuti, ma nel tempo diede i suoi frutti: strade, coltivazioni, allevamenti, produzioni di carbone vegetale, e soprattutto nuovi abitanti, che potevano tornare a popolare quelle terre senza il pericolo di ammalarsi. Dopo aver raggiunto il suo obiettivo, la colonia penale agricola chiuse i battenti nel 1952: con i suoi 6253 ettari di estensione era stata la più grande d'Italia.

Il museo
Per raccontare quegli anni l'amministrazione di Castiadas ha pensato di aprire un museo, allestito proprio nell'ala della direzione dell'ex colonia penale. Nei due piani dell'esposizione è possibile ripercorrere tutta la storia del carcere, grazie ad un vasto apparato documentario, con foto e video dell'epoca e oggetti appartenuti ai detenuti, e la possibilità di visitare gli uffici della direzione, le celle di massima punizione e la villa del direttore. In alcune stanze sono riprodotti frammenti di vita dell'antica Castiadas, con arredi della tradizione locale, vestiti, sculture e dipinti. I bambini fino a 12 anni entrano gratis.

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