Il Territorio

Castiadas un paese tutto da 'guardare'

Il suo nome sembra quello di un fascinoso paesino della Spagna, ma in realtà il toponimo Castiadas non ha nulla di esotico. Si deve alle torri costiere di avvistamento costruite sulla sua costa per difenderla dalle incursioni dei pirati.

Il pericolo veniva dal mare
'Castiadas' deriva dal verbo sardo 'castiai', che significa 'guardare'. Non solo le tante spiagge che sfilano l'una dopo l'altra a sud della Costa Rei - Santa Giusta, Cala Sant’Elmo, San Pietro, Cala Sìnzias e Cala Pira - ma soprattutto il mare che le sta davanti, per secoli portatore di pericoli. Dal 700 al 1800 non c'è stata pace per questi luoghi, oggetto delle incursioni se non di distruttive invasioni da parte di Arabi e Barbareschi, che costrinsero gli abitanti alla fuga a più riprese. Almeno fino alla costruzione, a partire dal 1500, di un sistema di torri di avvistamento armate di artiglierie, che assicuravano la difesa da gran parte degli attacchi.

La torre di Cala Pira
A ricordare quell'epoca sofferta ancora oggi svetta la torre di Cala Pira, eretta nelle vicinanze della spiaggia omonima. Restaurata di recente, svetta fra dune di sabbia e profumati cespugli di macchia mediterranea con i suoi dieci metri di altezza ed è uno dei migliori punti di osservazione della costa sud-ovest della Sardegna. Dalla sua cima si vede alla perfezione la torre di San Luigi, sull'isola di Serpentara. Per fortuna gran parte del sistema di avvistamento costruito lungo il litorale fra la Costa Rei e Cagliari è ancora in piedi: procedendo in senso anti-orario, partendo da Castiadas, si possono vedere le torri di Cala Regina, De su Fenogu, Capo Boi, Villasimius, dell'isola dei Cavoli e di Porto Giunco.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.