Il Territorio

Cagliari come Tokyo, ecco il primo 'bar per gatti'

Hope, Iris, Oliver, Carlotta e Bunny sono gli ospiti fissi del primo 'bar per gatti' della Sardegna, inaugurato a Cagliari alla fine di novembre. Una moda 'importata' dal Giappone, patria dei cosiddetti 'neko café'.

Apripista in Sardegna

Cosa c'è di meglio che chiacchierare, magari sorseggiando un tè o una cioccolata calda, accompagnati dal sottofondo di un gatto che fa le fusa? Lo sa bene chi ha la fortuna - o semplicemente la possibilità - di avere un gatto a casa propria, specie nelle fredde sere d'inverno. Un piacere semplice, che dalla fine di novembre a Cagliari si può 'sperimentare' anche al bar, grazie all'apertura del Cat Cafè di Chry, primo del genere in Sardegna. I padroni di casa? I gatti Hope, Iris, Oliver, Carlotta e Bunny: tutti salvati da una vita vagabonda grazie ad alcune volontarie e quindi adottati da Cristina Ritano, proprietaria dell'innovativo locale. Venticinque anni, e un diploma all'istituto alberghiero, ha pensato di riunire le sue passioni e i suoi talenti e dare vita alla sua attività, completa di caffetteria, pasticceria e un servizio di bookcrossing. Neko cafè, un amore nato in Giappone.

C'è chi li chiama Cat cafè ma sono meglio conosciuti come neko café: anche se il primo bar di questo tipo ha aperto i battenti a Taiwan nel 1998, la sua patria d'elezione è senz'altro il Giappone, che dal 2004 li ha visti diventare molto popolari, forse per ovviare al divieto tutto nazionale di ospitare animali da compagnia in diversi condomini e complessi residenziali. Da qui l'idea di consolarsi con la 'pet therapy' nei locali: ad oggi i neko café nel Paese nipponico sono centinaia, molti dei quali a Tokyo. Nel giro di qualche anno questa 'moda' è approdata anche in Europa, con l'inaugurazione del Cafe Neko a Vienna nel 2012, e quindi a Parigi e a Madrid. In Italia il primo è stato il MiaGola café di Torino, nel 2014.



Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.