Le Tradizioni

La ricetta Sa burrida

A base di gattuccio di mare o di razza, sa burrida si prepara in un due modi diversi da un capo all'altro dell'isola, ma la bontà resta assicurata!

Razza o gattuccio di mare?

Non ci vuole una festa particolare per avere il 'pretesto' di preparare sa burrida, antipasto tipico sardo a base di pesce che nei menu si può trovare in due varianti: una più diffusa nella costa sud-orientale, da Cagliari in su, e una a ovest, nei dintorni di Cabras, in provincia di Oristano. Nel primo caso l'ingrediente base è il gattuccio di mare, condito senza sugo ma con una salsa di cipolle bianche, noci, aglio e aceto. Nel secondo invece si preferiscono le ali di razza, insaporite con olio, aglio e polpa di pomodoro, sale, aceto e zucchero, per una versione decisamente agrodolce.

Alla Cagliaritana
Dalle parti di Cagliari, e quindi anche a Castiadas e zone limitrofe, sa burrida si fa così. Si puliscono tre chili di gattuccio, avendo cura di metterne da parte il fegato, poi si fanno bollire in abbondante acqua salata aromatizzata con aglio e alloro. Dopo aver lessato il fegato, si trita e si fa rosolare in una padella con 100 grammi di cipolle bianche, si aggiungono 80 grammi di noci sgusciate e due spicchi d'aglio tritati a parte, poi mezzo litro di aceto di vino bianco, si fa sfumare, e si uniscono del peperoncino e qualche foglia di alloro. Due minuti di cottura ed è pronta la salsa che servirà a ricoprire il gattuccio precedentemente lessato e tagliato in piccoli pezzi, disposto in un tegame di terracotta. Dopo aver ben ricoperto il tutto si lascia insaporire in frigo per un giorno e all'indomani la burrida sarà pronta per essere gustata, meglio se insieme a un bicchiere di Vermentino di Sardegna oppure di Torbato.


Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.