Il Territorio

Il meteorite di Sinnai, a pochi passi da Castiadas

Da Atlantide in poi

Da tempo fra gli studiosi circola una teoria: che la Sardegna fosse la leggendaria Atlantide raccontata dal filosofo Platone e che la sua scomparsa, insieme a quella della sua straordinaria civiltà, sia dovuta alla caduta di un meteorite, 'responsabile' di un potente tsunami e della distruzione di centinaia di nuraghi in tutta l'isola. Un evento epocale che non è stato l'unico nella sua storia, ma si è ripetuto, questa volta senza conseguenze, una sessantina di anni fa. Correva infatti il 19 febbraio 1956 quando un altro meteorite centrò il paese di Sinnai, nel Sud dell'isola. I suoi resti oggi sono conservati presso il museo di mineralogia Leonard De Prunner dell’Università di Cagliari. Il 19 febbraio 1956 I documenti storici forniscono maggiori dettagli sulla caduta di questo meteorite, uno dei 40 meteoriti italiane e unico sardo certificato dal catalogo ufficiale internazionale 'Meteoritic Bullettin Database'.

La casa colpita, secondo le cronache del tempo, si trovava in Funtanalada ed inizialmente era stata utilizzata come casa di tolleranza, per i militari di stanza a Sinnai durante la guerra, e quindi occupata da un certo Giuseppe Cappai, noto in paese con il soprannome di Doddoi, e fra i principali animatori delle feste religiose del luogo fra gli anni Sessanta e Settanta. Dopo aver sfondato il tetto dell'edificio il meteorite, dal peso di circa due chili, sprofondò nel terreno per circa 25 centimetri e quindi si frantumò in sette pezzi.

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